Piero Dorazio

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Roma, 1927 - Perugia, 2005
Piero Dorazio nasce a Roma dove per quattro anni si dedica agli studi di architettura. Nel primo dopoguerra frequenta lo studio di Renato Guttuso, ma ben presto si allonta dalle tesi del realismo socialista ed aderisce al movimento dell'astrattismo. Nel 1947 figura tra i firmatari del manifesto del Gruppo Forma 1, assieme a Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli,
Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e Carla Accardi in aperta opposizione al realismo socialista, all'espressionismo, alla Scuola Romana, denunciando l'intrusione della politica nella creazione artistica. Sempre nel 1947 vince una borsa di studio dell'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi, dove risiederà per un anno. Con Perilli e Guerrini nel 1950 apre in via del Babuino, a Roma, la libreria-galleria “L'Age d'Or”, cooperativa fra artisti per la diffusione di arte e stampa internazionale d'avanguardia. Quest'ultima nel 1951 si fonderà con il gruppo “Origine” di Mario Ballocco, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, dando vita alla “Fondazione Origine”, nel cui ambito Colla e Dorazio pubblicano la rivista “Arti Visive”. Dal 1953 si trasferisce negli Stati Uniti, in questo periodo Dorazio si concentra anche sullo studio degli scritti di Vasilij Vasil'evič Kandinskij, la cui teoria sugli aspetti immateriali della pittura lo influenzerà notevolmente. Nel 1961 a Berlino, partecipa all'attività del Gruppo Zero insieme a Heinz Mach, Otto Pine e Gunter Uecher, del quale organizza nel 1964 la prima mostra americana, ospitata dall'Università della Pennsylvania. Nel 1974 si trasferisce a Todi, in Umbria, e qui continuò a creare fino al 2005, anno della sua morte