Pietro Consagra

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Mazara del Vallo, 1920- Milano, 2005.
Pietro Consagra studia all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 1944 si trasferisce nella Roma appena liberata dalle truppe americane, e diviene amico di Turcato, Mafai e Guttuso con il quale condivide lo studio. Nel dicembre 1946 a Parigi fa la conoscenza di artisti affermati come, Brancusi, Giacometti, Laurens, Hartung e Adam. Il 15 marzo 1947, con Accardi, Attardi, Dorazio, Mino Guerrini, Perilli, Sanfilippo, Turcato, scrive, nello studio in via Margutta 48, il manifesto che sarà pubblicato nel primo numero della rivista “Forma” in cui gli artisti dichiarandosi “formalisti e marxisti”, intraprendono una battaglia
contro la deformazione picassiana e il romanticismo metafisico in nome dell’astrattismo, unico linguaggio, a loro avviso, ancora in grado di operare un profondo rinnovamento dell’arte. Nell’ottobre 1947 i fondatori del gruppo Forma tra cui Consagra, tengono la prima mostra alla Galleria dell’Art Club di Roma. Consagra si afferma con la sua inconfondibile scultura che instaura una filosofia della superficie, una superficie non liscia e non volumetrica, ma costruita da piani sottili accostati o sovrapposti che, come uno schermo, si pone in una situazione favorevole al dialogo spirituale, alla visione sincronica.