Nell’anniversario dei quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare, la Galleria Russo di
Roma celebra il più grande drammaturgo di tutti i tempi con la mostra Shakespeare in Rome, un
omaggio contemporaneo al suo genio e all’influenza che egli ancora oggi esercita sui linguaggi
artistici.
La mostra, curata da Maria Cecilia Vilches Riopedre e che si avvale del saggio in catalogo del
giornalista e critico britannico Andrew Dickson, è patrocinata dal British Council in Italia
(l’organizzazione internazionale del Regno Unito per le relazioni culturali) e si colloca nell’ambito
del più ampio progetto Shakespeare Lives: un programma annuale globale di eventi e attività per
celebrare l’influenza di William Shakespeare nella ricorrenza del quattrocentesimo anniversario
della sua morte, in collaborazione con i GREAT Britain campaign partners.
In mostra le opere di sette giovani artisti – Enrico Benetta, Diego Cerero Molina, Roberta Coni,
Manuel Felisi, Michael Gambino, Massimo Giannoni e Tommaso Ottieri – che fanno rivivere opere,
luoghi, atmosfere e personaggi di William Shakespeare attraverso una reinterpretazione inedita ed
originale.
Benetta rende omaggio a Il mercante di Venezia con un’installazione site specific che esalta la
drammaticità degli scritti di Shakespeare attraverso i colori del nero e del rosso; la natura
ambivalente dell’uomo, l’ambizione, la sottile differenza tra bene e male e tra la vita e la morte
sono evocati invece nelle due opere dell’artista Diego Cerero Molina, mentre Roberta Coni
presenta tre ritratti raffiguranti le più celebri eroine delle opere di Shakespeare, lady Macbeth,
Giulietta e Ofelia.
Si ispira a Sogno di una notte di mezza estate la vertigine a tecnica mista su tela di Manuel Felisi, in
cui gli strati di ornamenti floreali e lettere si fondono con la fotografia finale per ricreare
un’atmosfera romantica e sognante mentre Michael Gambino interpreta Shakespeare e le sue
opere nelle sue poetiche composizioni di farfalle e libri, aggiungendo alle proposte in mostra un
inedito ritratto del drammaturgo; un inedito William Shakespeare si affaccia poi tra le masse dei
libri e dei volumi di una delle caratteristiche librerie di Massimo Giannoni; Tommaso Ottieri è
infine presente con due grandi interni del teatro Colon DI Buenos Aires allestito con le scenografie
de La tempesta e due inedite composizioni ispirate alle figure di Lady Macbeth e di Yorick.
