Francesco Parisi. Olii, pastelli, incisioni 2006-2009

a cura di Giuseppe Appella

In mostra i più recenti sviluppi dell’attività pittorica di Francesco Parisi, noto anche per le preziose ed originali prove nel campo della tecnica incisoria, dove eccelle a livello internazionale. La rassegna, curata da Giuseppe Appella, propone gli olii e i pastelli eseguiti nel triennio 2006-2009 in cui l’artista prosegue quel colto percorso di meditazione e rilettura dell’arte tardoromantica simbolista, specialmente di area centroeuropea, che ne ha evidenziato, sin dagli esordi, le doti di autentico anticonformismo. La serie di dipinti e pastelli – molti di grandi dimensioni, alcuni in forma di dittico o trittico – tradiscono la matrice tutta letteraria dell’arte di Parisi, nutrita da tante e approfondite letture. Che incida o dipinga, che coltivi la sua passione per la letteratura come accanito lettore o componendo libri a mano in preziose edizioni private con tirature mai superiori alle dieci copie, gli interessi culturali di Parisi si concentrano sulle tematiche del dionisismo e del mito come veicolo per accedere alla piena conoscenza di sé, in un viaggio verso i territori incerti ed oscuri della psiche. Ognuna delle opere esposte rappresenta una tappa di questo percorso. Come è evidente nel simbolismo apertamente dichiarato dei nudi o in quello più insinuante e sottile di certi arcani paesaggi che Giuseppe Appella pone al centro della rassegna: sintesi formali o tagli d’immagine di luoghi reali trasportati dalla contemporaneità a una dimensione al di fuori del tempo. Campidoglio, Circo Massimo, Villa Torlonia e Augusteo, diventano, con Villa Borghese, Foro Italico, Villa Pamphili e le rappresentazioni della Valle di Grottarossa, luoghi del mito. Anche nella produzione pittorica, Parisi utilizza l’assoluta padronanza delle tecniche per superare l’apparenza della realtà e portare alla luce quegli elementi panici e ancestrali della vita che sono al centro della sua ricerca. Lo studio incessante dell’arte simbolista, con particolare riferimento alle Secessioni italiane e tedesche, portano l’artista a sperimentare e recuperare, come già per la xilografia, tecniche e metodologie largamente in disuso, come nel caso del pastello a secco, proposto nella tradizionale versione su carta ma anche in una inedita e innovativa versione su tela che consente di realizzare pastelli di dimensioni insolitamente grandi.

Francesco Parisi. Olii, pastelli, incisioni 2006-2009