Margherita Sarfatti e l’arte in Italia tra le due Guerre

a cura di Fabio Benzi

cartonato
128 pagine, colore
italiano
Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2020

“Margherita Grassini Sarfatti fu una donna di straordinaria forza, di sofisticata cultura e di autentica intelligenza”: con la sua cultura determinata e cosmopolita da femminista ante litteram, Margherita Sarfatti della mostra, sovvertì con pacata determinazione il ruolo di “genere” diventando personaggio contemporaneo e progressista. L’esposizione Margherita Sarfatti e l’arte in Italia tra le due guerre a cura di Fabio Benzisolleva il sipario sulla collezione privata di una delle personalità più influenti della cultura del novecento: i gusti artistici della Sarfatti hanno spesso preferito artisti “moderni” e alla moda, anche se discussi e, In parallelo alla sua attività critica, la Sarfatti ha visto il formarsi della propria raccolta attraverso un nucleo di opere di Mario Sironi, Adolfo Wildt, Medardo Rosso, Umberto Boccioni e Gaetano Previati, ma anche di artisti precedenti, in particolare scapigliati milanesi e di uno dei maggiori artisti italiani del secolo, Giorgio de Chirico, di cui in mostra è esposto l’inedito ritratto del 1927 dedicato “alla gentilissima Signora Margherita Sarfatti”.In mostra più di cinquanta opere di artisti contemporanei vicini a Margherita Sarfatti, tra cui Mario Sironi, Umberto Boccioni, Filippo De Pisis, Corrado Cagli, André Derain, Alberto Salietti, Fausto Pirandello, Achille Funi, Pasquarosa (unica artista donna della rassegna).

MARGHERITA SARFATTI E L'ARTE IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE