L’opera illustrativa di uno dei più grandi artisti del Novecento italiano ripercorsa attraverso un
corpus di 120 tra disegni, bozzetti, progetti e schizzi realizzati negli anni della collaborazione di
Sironi con “Il Popolo d’Italia”. La mostra, curata da Fabio Benzi, si pone come naturale
prosecuzione della grande mostra Mario Sironi e le illustrazioni per il “Popolo d’Italia” tenutasi
nell’ottobre 2015 ai Musei di Villa Torlonia, e raccoglie uno straordinario nucleo di opere prodotte
da uno dei maggiori aedi del Fascismo per le pubblicazioni che ruotavano intorno all’organo di
stampa ufficiale del Partito Fascista. Opere che testimoniano così quanto la formazione
avanguardistica di Sironi prevedesse l’impegno politico nell’attualità come elemento
imprescindibile della sua concezione estetica.
I lavori racchiusi nel percorso espositivo raccolgono sia i disegni destinati alle testate della rete
editoriale – che comprendeva il settimanale “Domando la Parola! Il Lunedì del Popolo d’Italia”, “La
Rivista Illustrata del Popolo d’Italia” e l’“Almanacco enciclopedico del Popolo d’Italia” – sia un
nucleo di eccezionali disegni eseguiti per i bassorilievi destinati alla facciata e all’atrio della nuova
sede del “Popolo di’Italia” che l’architetto Muzio aveva progettato nel 1938, evidenziando come
l’impegno di Sironi per il giornale di Mussolini spaziò dalle illustrazioni, alla scultura, fino
all’architettura. Un piccolo nucleo di disegni in mostra è inoltre rappresentativo dell’interesse di
Sironi per il tema dello studio dell’antico e probabilmente era destinato al Palazzo del Popolo
d’Italia, mentre un’altra sezione della mostra raccoglie alcuni disegni di ignota destinazione fra cui
studi per scenografie, come quello per la messa in scena del Dottor Faust di Ferruccio Busoni ed
illustrazioni erratiche, come il bozzetto per la copertina degli Scritti Adriatici di Benito Mussolini.
