Dal 5 aprile la Galleria Russo ospita un’ampia retrospettiva dedicata ad uno dei più significativi
esponenti dell’aeropittura futurista, Mino Delle Site. Circa cento opere raccontano per sintesi
l’evoluzione della sua ricerca: dal momento aeropittorico degli anni ’30, a quello postcubista tra
fine anni ’40 e primi anni ’50, alla successiva fase astratta. Al di sopra di tutto emerge però la
complessa versatilità degli interessi culturali di Delle Site e la volontà di operare, oltre l’ambito
aeropittorico, in ogni settore del fare artistico. Esposti anche gli studi preparatori del ciclo di
affreschi eseguito nel 1937 per la Casa dello Studente di Roma, opera imponente in parte perduta
durante la guerra e in parte imbiancata al termine del conflitto.
La mostra Mino Delle Site – Forme assolute della geometria, curata da Domenico Guzzi, restituisce
attraverso oltre novanta opere un ritratto a tutto tondo dell’artista, meticolosamente seguito
durante l’arco della sessantennale carriera in un percorso che prende avvio nel 1930, l’anno in cui
l’artista, appena sedicenne, si trasferisce da Lecce a Roma per frequentare il Liceo Artistico di via
Ripetta. Artista dalla creatività torrentizia impegnato a ridisegnare ogni aspetto della cultura
tradizionale in nome della Ricostruzione Futurista dell’Universo Delle Site individua il proprio
obiettivo “nel toccare ogni campo della visualizzazione”.
