Prende l’avvio da una serie di ritratti d’artista il progetto espositivo proposto dalla Galleria Russo per la XXXII edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Si parte da un ritratto della principessa de Beaumont eseguito da John Singer Sargent nel 1884, un’opera importante nella storiografia del grande ritrattista perché è l’ultima realizzata nel suo effervescente periodo parigino.
Di analoga importanza l’Ecce Puer di Medardo Rosso, una cera realizzata nel 1906, proveniente dalla collezione Margherita Sarfatti e, ultimo per datazione, un ritratto a penna biro di Maurizio Fagiolodell’Arco realizzato da Alighiero Boetti.
A questi lavori vengono affiancati un bronzo di Adolfo Wildt del 1918 – 1919 e uno di Marino Marini del 1939, due vedute paesaggistiche del 1909 di Umberto Boccioni e tre dipinti di Alberto Savinio.
La vivacità della scena dell’arte italiana degli anni Venti è efficacemente documentata da due lavori metafisici di Mario Tozzi, Il Bimbo e di Mario Sironi, Figura con lo specchio.