Alla Galleria Russo una mostra che rende omaggio ad uno dei più originali esponenti del
movimento Futurista. Pittore, scultore, fotografo, stilista di moda, disegnatore, architetto,
inventore ed orafo: Thayaht, al secolo Ernesto Michahelles, è stato un artista eclettico ed
innovatore, uno sperimentatore antesignano di nuove sensibilità artistiche.
L’esposizione, presentata in anteprima ad ArteFiera Bologna dal 27 al 30 gennaio 2017, è curata da
Daniela Fonti con la consulenza dell’Archivio Seeber Michahelles e con l’Associazione per il
patrocinio e la promozione della figura e dell’opera di Ernesto e Ruggero Alfredo Michahelles e
testimonia la ricchezza poliedrica dell’itinerario creativo dell’artista, che si muove tra gusto Decó e
avanguardia futurista, grazie alla presenza di circa duecento opere tra sculture, disegni e dipinti
che vanno dal 1913 al 1940. Vero e proprio “artista globale”, Thayaht si è infatti cimentato con
molteplici ambiti operativi, dalla pittura alla scultura, dalla moda alle arti applicate, dalla
scenografia all’illustrazione grafica e pubblicitaria, dall’oreficeria all’arredamento. Tutta la sua
opera si distingue tuttavia per le linee e le forme sintetiche, che attraverso precise geometrie
esprimono una squisita eleganza. In mostra disegni, progetti, dipinti ed alcune delle sue più celebri
sculture, come la Bautta, il Violinista, la Sentinella, il Flautista, il Tennista, i Pesci, insieme allo
scenografico Tuffo, realizzato per la Biennale di Venezia del 1932. Nella varietà delle opere esposte
la mostra ricostruisce quindi la personalità eccentrica e complessa di Thayaht nel mondo artistico
del Novecento.
In catalogo (Manfredi Edizioni) testi critici di Daniela Fonti, Elisabetta Seeber e Carla Cerutti.
